A GOAL
TO DREAM
Cambiare vite, un calcio alla volta
Rompere le barriere attraverso lo sport
Nascosto nella splendida Yasin Valley, in Pakistan, si trova un paesaggio remoto e aspro, non toccato dal mondo moderno. Circondato da imponenti montagne e dolci colline, questo è un luogo di bellezza naturale e tranquillità.
Durante l’estate del 2022 abbiamo avuto l’opportunità di visitare questo luogo, al confine con Afghanistan e Tagikistan. Un luogo remoto dove, in mezzo al nulla, un gruppo di ragazze lotta ogni giorno contro un sistema che limita fortemente il loro coinvolgimento nello sport e nella società. Ragazze che non si rassegnano alla propria condizione e non accettano barriere culturali. Ragazze che vogliono giocare a calcio.
DOVE
Qui, nel cuore di questa valle idilliaca, abbiamo l’opportunità di costruire qualcosa di veramente speciale. La First Female Football Academy sarà un faro di speranza per le ragazze di questa regione isolata, fornendo un ambiente sicuro e solidale in cui potranno imparare e crescere attraverso il potere dello sport. Immagina il senso di orgoglio e di realizzazione che proveranno queste ragazze mentre scenderanno in campo (un campo “vero”), indosseranno l’uniforme sportiva e si alleneranno con un allenatore professionista e, un giorno, gareggeranno contro altre squadre di tutto il Paese. Con il tuo aiuto possiamo trasformare questo sogno in realtà e garantire un futuro migliore a queste giovani donne e diventare un punto di riferimento nel mondo.
CHE COSA
Fai parte
di qualcosa di speciale
Con il tuo sostegno, possiamo consentire alle ragazze di seguire i propri sogni
e raggiungere il loro pieno potenziale attraverso il potere del calcio.
Nel 2021, secondo il “Global Gender Gap Index”, si misura l’entità dei divari di genere in quattro dimensioni chiave (partecipazione e opportunità economiche, livello di istruzione, salute e sopravvivenza ed emancipazione politica) e si monitorano i progressi verso la chiusura di questi divari nel tempo , il Pakistan si è piazzato al 151° posto su 153 paesi.
Molti gli ostacoli suggeriti dalle ricerche scientifiche condotte nel Paese: “Le barriere e le sfide che le donne musulmane affrontano nello sport sono ancora più o meno le stesse, come emerge dai rapporti condotti 15 anni fa”. Un rapporto pubblicato dalla più grande associazione sportiva femminile musulmana inglese, la Muslimah Sports Association (MSA), ha rilevato che il 97% delle donne musulmane britanniche intervistate desidera aumentare la propria attuale partecipazione allo sport, ma il 37% non è coinvolto in alcuno sport o attività.
I fattori che attualmente impediscono la partecipazione comprendono:
⛔️ Barriere religiose e culturali: possono derivare da specifiche credenze religiose o interpretazioni che limitano il coinvolgimento nello sport.
⛔️ Aspettative della società: la percezione tradizionale dei ruoli e dei comportamenti delle donne può limitare il loro impegno nelle attività sportive.
⛔️ Spazi insufficienti incentrati sulle donne: la carenza di strutture o ambienti riservati alle sole donne potrebbe ostacolare la loro volontà di praticare sport.
⛔️ Abbigliamento sportivo modesto e inadeguato: la mancanza di abbigliamento adeguato che aderisca ai requisiti culturali o religiosi può fungere da barriera per alcune donne.
⛔️ Rischio di discriminazione: la possibilità di incontrare atteggiamenti o azioni discriminatorie può scoraggiare le donne dalla partecipazione ad attività sportive.
Yashmin Harun BEM, presidente e fondatore di MSA, ha dichiarato:Molto spesso le donne musulmane vengono lasciate ai margini delle conversazioni quando si parla di sport per tutti. La ricerca identifica che esiste un’enorme richiesta di donne musulmane che desiderano essere più attive, ma l’accessibilità e le opportunità sono rare e non vengono forniti spazi sicuri.
Lo studio MSA ha rivelato le seguenti informazioni:
➡️ Un significativo 80% degli intervistati pratica attività sportive su base “occasionale”, ma questa percentuale scende ad appena il 9% a livello “agonistico”.
➡️ Un clamoroso 80% ha espresso la probabilità di partecipare alle sessioni sportive riservate alle donne se tali opzioni fossero disponibili.
➡️ Quasi la metà (43%) delle donne musulmane intervistate ritiene che gli attuali impianti sportivi non siano adatti alle loro esigenze.
➡️ Un terzo (33%) degli intervistati ha riferito che le esperienze passate hanno influenzato negativamente la loro propensione a partecipare ad attività sportive.
Tutti abbiamo la possibilità di cambiare la situazione!
Dai alle ragazze pakistane la possibilità di sognare: sostieni la prima accademia di calcio femminile nella Yasin Valley, una zona remota del Pakistan.
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ROCK NO WAR! è un’organizzazione di volontariato attiva da molti anni nel campo della solidarietà internazionale, che si propone di portare aiuto concreto e gioia, là dove guerre o sottosviluppo hanno creato dolore e povertà in qualsiasi parte del mondo, senza distinzione di razza, religione o fede politica, e con particolare attenzione all’infanzia e alle aree più dimenticate del mondo.
AL2 Sport è un’azienda italiana specializzata nell’organizzazione di eventi sportivi per giovani atleti. L’obiettivo principale è utilizzare lo sport come strumento di integrazione e inclusione sociale, aiutando i ragazzi e le ragazze ad esprimere il proprio talento interiore.
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Siamo Creative Lounge è un gruppo di giovani appassionati di audiovisivo. L’idea della community pilotata da Yared Ganzerli e Marco Panini è quella di unire le esperienze e le competenze di più persone per la creazione di prodotti innovativi e di qualità. Del nostro gruppo fanno parte filmmaker, fotografi, registi, montatori, designer, operatori di ripresa e altre figure del settore, pronte a mettersi in gioco per creare qualcosa di nuovo.
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PPG SPORTS è una società sportiva attiva nella promozione del calcio in Pakistan. Organizza ritiri internazionali di calcio, corsi per allenatori, corsi per arbitri insieme ad esperti di calcio italiano internazionale a Islamabad e nel Gilgit Baltistan, nel nord del Pakistan. “Centinaia di ragazzi e ragazze hanno tratto beneficio dalle nostre attività e stiamo sperimentando cambiamenti molto positivi nelle loro vite. Soprattutto, stiamo riuscendo a cambiare la mentalità della società riguardo alla partecipazione delle donne allo sport”.